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Tenuta il Pilaccio nel Cilento

Matrimonio Battipaglia

Centro industriale, agricolo e commerciale in provincia di Salerno, nella piana del Sele, Battipaglia  fino a 150 anni fasi presentava come un enorme manto verde attraversato da poche strade, regno di animali selvatici e bufali, con qua e là qualche masseria e terre coltivate.

Ma in questo ambiente naturale così impetuoso operavano da millenni uomini tenaci la cui esistenza era intimamente legata alla terra e ai suoi cicli, infatti Battipaglia nasce come “colonia agricola” nel 1858 all’indomani di un violento terremoto che colpì il Vallo di Teggiano e la Basilicata. Dopo il 1857 il Re Ferdinando II fece trasferire nella zona di Battipaglia alcuni sopravvissuti del terremoto che sconvolse la Lucania e, per primo, intraprese opere di bonifica poi proseguite negli anni successivi e portate a termine durante il ventennio fascista, nel corso del quale la città divenne Comune autonomo con Regio Decreto del 28 marzo 1929. Della sua antica storia, la città conserva chiesette medievali edificate lungo il fiume Tusciano quali S. Mattia e S. Lucia, alcuni antichi edifici rurali, una torre spagnola dalla struttura quadrangolare denominata torre di Ray, collocata a poche centinaia di metri dalla SS. 18, e il castello denominato “Castelluccio”, edificato sulla collina a difesa degli abitanti delle terre del Tusciano.Castelluccio

Il nome Battipaglia è spesso unito a quello di Castelluccio che viene menzionato per la prima volta in un documento di Roberto il Guiscardo del 1080 d.C., in cui si confermava alla Chiesa di Salerno il possesso dei beni fra il Tusciano ed il Sele. In tale manoscritto il Re normanno Roberto il Guiscardo riconosce alla chiesa salernitana il possesso di numerosi beni immobili tra i quali, oltre il Duomo di S. Matteo, la chiesa di S. Vito al Sele, la località Campolongo e la “Castelluccia” di Battipaglia.

In realtà, quindi,il nome dell’abitato è di origini molto antiche e la storia di Battipaglia incomincerebbe proprio con la costruzione del cosiddetto “Castelluccio”, nell’anno 1080, e donato alla chiesa salernitana dal normanno Roberto il Guiscardo. Nel XIII secolo, poi, vengono costruiti tre casali: uno annesso al Castello, un altro nelle vicinanze del Ponte sul fiume Tusciano e il terzo a S. Maria. Ogni casale disponeva di un’aia per la trebbiatura del grano che avveniva battendo la messa delle spighe con delle pertiche: da qui nasce il toponimo di Battipaglia.

La città ben presto divenne un importante nodo non solo ferroviario, strategicamente posizionato sulla ferrovia Tirrenica Meridionale al bivio per la ferrovia Battipaglia – Potenza – Metaponto, ma anche stradale ed aeroportuale con l’aeroporto di Montecorvino. E, proprio a causa della sua funzione strategica, venne bombardata e rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Premiata più tardidal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con una Medaglia d’argento al merito civile, Battipaglia fu ricostruita in tempi brevi, grazie alla tenacia dei suoi abitanti e alle risorse del territori, e nel 1960 divenne polo di sviluppo industriale, passando dacolonia agricola a comune rurale, a città nuova.

Alle tradizionali industrie di trasformazione dei prodotti agricoli si affiancarono industrie siderurgiche e di apparecchiature elettriche a ciclo continuo. Al passo con i tempi, nell’età post-industriale, si affermarono insediamenti ad alta tecnologia, dai cavi elettrici alle fibre ottiche, alle telecomunicazioni.

Nel 1986 Battipaglia fu segnalata tra i cento comuni d’Italia che, per il progresso economico e civile conseguito, avevano contribuito a rendere più grande l’Italia nella storia dei quarant’anni della Repubblica.

La città rappresenta “una storia per molti versi emblematica di un lungo ed arduo cammino contrassegnato dalla tenace laboriosità di generazioni e generazioni, che hanno saputo costruire con il lavoro ed il sacrificio una società e un piccolo mondo fondati sul progresso economico civile”.

Per chi visita oggi Battipaglia, violata dalla sfrenata edilizia degli anni ’60, è difficile credere che abbia avuto una storia così antica ed un ruolo così importante nel progresso economico e civile dell’Italia. Le coppie di giovani che scelgono di sposarsi a Battipaglia sono forse legate proprio a questo passato, o meglio alla grandezza e al ruolo che i loro antenati, grazie alla loro tenacia, hanno avuto nel corso degli anni. Sono coppie che apprezzano i sacrifici delle generazioni passate e sanno rispettare la storia e le caratteristiche di un luogo, in primis della loro città.

Queste coppie e tutti gli sposi che hanno questa sottile sensibilità non possono che scegliere, come location del loro matrimonio, la Tenuta il Pilaccio nel Cilento, una splendida villa della fine dell’ottocento che trasuda storia, in cui l’antico si fonde con la natura. In un ambiente storico affascinante e confortevole, Palazzo Cembalo e i suoi ampi spazi verdi faranno da cornice ad un matrimonio unico e raffinato rendendo un evento speciale un giorno indimenticabile. Un luogo dove sogno e realtà si fondono attraverso l’incanto di cornici senza tempo, un luogo fuori dagli schemi adatto ad ogni tipo di evento, in grado di renderlo unico, intimo e curato nei particolari.